I protagonisti
L’Immacolata e lo Spirito Santo, che hanno scelto come loro strumenti di Pace e di Bene il Servo di Dio P. Lodovico Acernese e la Beata Teresa Manganiello.
«Ed io sento il dovere di strappare le anime a satana e portarle a Cristo… Due amori mi muovono: l’amore di Dio con la Chiesa e l’amore del popolo che ha bisogno di luce»
Nasce a Pietradefusi (AV) il 14 aprile 1835, figlio di Giuseppe Acemese e Maria Petrillo. Adolescente, studia nel Seminario di Benevento retto dai Padri Gesuiti. Sulle orme del Poverello di Assisi, nel 1859 viene ordinato sacerdote nell‘Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Monastica di Napoli. P. Lodovico è stato vero apostolo e propagatore dell’adorazione Eucaristica. L‘Eucaristia e la Vergine Immacolata sono le due luci sfolgoranti che hanno illuminato e guidato il suo cammino. Nel 1867 è Guardiano del Convento di S. Egidio in Montefusco. Decretata la soppressione di questa istituzione, P. Lodovico "salva" la struttura e dà vita ad una scuola popolare. Successivamente impianta il Terz’Ordine Francescano, che si diffonde nell‘Irpinia e nel Sannio. La Beata Teresa Manganiello "Prima Terziaria di Montefusco" ispira a P. Lodovico la fondazione di una Famiglia Religiosa. Dopo la morte prematura della giovane, P. Lodovico non abbandona il progetto, e infatti, nel 1881 viene alla luce la Congregazione delle Suore Francescane Immacolatine, quale "omaggio novello all’Immacolato Concepimento di Maria in riparazione degli oltraggi che si fanno a Dio, e segnatamente con quelli dello smodato sensualismo". Della nuova Istituzione, la Beata Teresa Manganiello è Pietra Angolare e Madre Spirituale. Nominato Ministro Provinciale, dal 1885 al 1888, P. Lodovico attua la riforma morale dei Cappuccini di Napoli. Nel 1892, a causa di un iniquo e ingiusto provvedimento, è costretto a svestire l‘abito cappuccino, diventando sacerdote diocesano, ma, scagionato dalle falsità e dalle calunnie, nel 1907 riveste con grande gioia l’abito francescano. Chiude la sua vita terrena il 16 febbraio 1916. P. Lodovico è modello di conformazione a Cristo, convinto che l’Eucaristia è nutrimento per la vita dei figli di Dio. Fu uomo capace di scovare negli eventi i "segni dei tempi" e le epifanie divine nascoste nella quotidianità. Seppe coniugare e incrociare fede e ragione, poesia e teologia, vita e testimonianza.
«Mamma bella, Mamma Immacolata, fa che non entri in me quel che Gesù non vuole»
Teresa Manganiello, nativa di Montefusco, in provincia di Avellino e diocesi di Benevento, ancora adolescente manifestò il desiderio di consacrare la sua vita al Signore. La possibilità di concretizzare quella scelta le si manifestò all’arrivo del nuovo Padre guardiano del convento di Sant’Egidio a Montefusco, padre Lodovico da Pietradefusi (al secolo Antonio Acernese; per lui è in corso la causa di beatificazione), che scelse come direttore spirituale. Iscritta – la prima del suo paese – al Terz’Ordine Francescano, dedicò la sua breve esistenza alla preghiera, alla penitenza e all’aiuto per i bisognosi. Morì di tubercolosi il 4 novembre 1876, a 27 anni. È stata beatificata sotto il pontificato di papa Benedetto XVI il 22 maggio 2010. La sua memoria liturgica, per le Suore Francescane Immacolatine e per la diocesi di Benevento, cade il 15 maggio, nell’anniversario della sua iscrizione al Terz’Ordine Francescano. I suoi resti mortali, trasferiti nell’ossario comune del cimitero di Montefusco, non sono mai stati individuati nonostante le ripetute ricerche.
Orsolina Petrillo nacque a Pietradefusi (AV) il 28 marzo 1860 e fu battezzata il giorno successivo.
I pii genitori, semplici ed onesti contadini si preoccuparono di plasmare subito l’animo della piccola Orsolina ai sentimenti di pietà e di sensibilità spirituale, alla rettitudine e alla carità verso i fratelli.
All‘età di cinque anni rimase orfana dei genitori che morirono a breve distanza l’uno dall‘altro. Fu raccolta in casa di una zia paterna che continuò ad educare cristianamente la personalità della fanciulla già ricca di doni naturali, che le meritarono l’appellativo di "Puca d‘oro", cioè "Spiga rigogliosa". Nel 1876, all’età di sedici anni, s‘incontrò col fervido Cappuccino della Provincia di Napoli, il Padre Lodovico Acernese, anch’egli di Pietradefusi e a quell‘epoca guardiano del Convento di Sant’Egidio, a Montefusco (AV).
Il Padre Lodovico Acernese ben presto scoprì nella ricchezza spirituale di quel giovane cuore le doti necessarie atte a sostituire la giovane Terziaria Francescana morta a27 anni, in concetto di santità, il 4 novembre dello stesso anno 1876, Teresa Manganiello, le cui singolari ed eroiche virtù avevano ispirato al P. Lodovico la fondazione di un Istituto Religioso, del quale ella stessa sarebbe stata la roccia solida su cui poggiare le basi della nuova opera.